Il libro è distribuito da Cierrevecchi nell’area del Triveneto, da Distribook in Lombardia e Canton Ticino e Bookservice, in Piemonte, Val d’Aosta e Liguria.

L’ISOLA CHE NON C’È  Bari, quartiere San Cataldo

Fabrizio Bellomo
Fotografie a colori

2015, pp 44, cm 12×16
ISBN 978-88-907017-9-5
€ 5,00

La quarta di copertina

San Cataldo è un piccolo quartiere della città di Bari, dominato da un faro. È un’isola esotica con palazzoni di cemento che sovrastano le vecchie case di tufo, circondata dai capannoni delle industrie abbandonate, animata da favolosi vendi- tori ambulanti di birre e carne alla brace. A inizio Novecento dal faro Guglielmo Marconi telegrafava con il Montenegro, oggi di qui partono i traghetti per la Grecia e l’Albania… Una geografia personale in sella a una vespa, intorno a un’isola-castello di lamiere, il «cantiere» di Simone, artista robivecchi, e Rocco Ciliberti, il padre inventore. Un quartiere-mondo che diventa modello in scala per parlare di epocali mutamenti sociali e territoriali.

Fabrizio Bellomo è artista, curatore e regista. Porta avanti la sua ricerca in modo ibrido e multidisciplinare. Suoi lavori audiovisi- vi, fotografici e installativi sono stati esposti in Italia e all’estero in mostre personali e collettive, attraverso progetti pubblici e festival cinematografici. Fra gli ultimi progetti: il film L’Albero di Trasmissio- ne e il volume Le persone sono più vere se rappresentate, Postmedia books, Milano 2014.

QUI recensione di L’ISOLA CHE NON C’È nel blog di Michele Smargiassi su La Reppublica.

L’albero di trasmissione è il primo lungometraggio di Fabrizio Bellomo, artista, regista e curatore. Qui il trailer e il link a mymovies.it:

 

Mercoledì 13 gennaio 2016 alle ore 21 presso il Cineporto di Bari la prima cittadina del film di Fabrizio Bellomo “L’Albero di Trasmissione”. Nella stessa serata l’autore ha presentato il libro “L’isola che non c’è”. L’incontro è stato introdotto da Michele Cera, con la partecipazione, oltre che di Fabrizio Bellomo, della sceneggiatrice e giornalista di Repubblica Antonella Gaeta e di Sergio Bisciglia, docente di sociologia urbana presso il Politecnico di Bari.