GLI ERBARI SPONTANEI DI LINARIA

INSIEME A SARA DE ZUCCO

 

In città, nonostante le condizioni avverse, tra il degrado degli ambienti naturali, le isole di calore, l’impermeabilizzazione dei suoli e tutte le sostanze inquinanti, tantissime piante spontanee si adattano e prosperano in abbondanza e senza nessuna cura, contribuendo in modo significativo alla composizione di un ecosistema complesso e in dinamica continua.

Anzi, si vede bene ovunque che proprio in città, in particolare noi lo osserviamo a Roma, l’ecosistema urbano può rivelarsi particolarmente ricco di specie spontanee. In molti casi anche più ricco delle aree naturali circostanti. Infatti, proprio la flora di Roma con circa 1650 specie rappresenta circa il 50% dell’intera flora del Lazio!

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La creazione di erbari, composti esclusivamente da piante spontanee raccolte nei diversi contesti dove Linaria lavora, consente di documentare la flora urbana, e ne rivela il fondamentale valore ecologico, didattico e sociale, contribuendo alla conservazione della biodiversità, all’approfondimento delle conoscenze botaniche e al coinvolgimento delle persone che partecipano ai nostri progetti, sulla loro bellezza e importanza.

Da sempre gli erbari hanno l’obiettivo di documentare e studiare la diversità delle piante e l’evoluzione degli ambienti naturali, per la ricerca in campi come la medicina, la farmacologia e la biotecnologia, ma essenziali anche per lo studio della biodiversità e dell’ecologia. Oggi poi hanno davvero un ruolo fondamentale nella conservazione delle specie in via di estinzione e nella comprensione degli impatti dei cambiamenti climatici.

IL RUOLO ECOLOGICO

DELLE PIANTE SPONTANEE

IN CITTA’

Le piante spontanee contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio ecologico, fornendo habitat e cibo per insetti, uccelli e piccoli animali. La loro capacità di adattamento e resilienza alle condizioni urbane spesso avverse le rende particolarmente preziose nella conservazione della biodiversità locale.

La resilienza di queste piante ha profonde implicazioni per la sostenibilità urbana. Contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio ecologico, riducono l’impatto dell’inquinamento atmosferico, migliorano la qualità dell’aria e del suolo e contribuiscono alla biodiversità urbana. Inoltre, il loro potenziale nell’affrontare le sfide ambientali rende cruciale la loro inclusione nella pianificazione urbana e nelle strategie di gestione ambientale.

Raccogliere le piante spontanee in un erbario contribuisce alla conservazione della biodiversità. Molte di queste specie sono in pericolo a causa del cambiamento climatico, della distruzione dell’habitat e dell’inquinamento. Un erbario è un registro storico che consente di monitorare le variazioni nel tempo.

Quindi gli erbari di piante spontanee:

  • Offrono informazioni preziose sulla distribuzione geografica, sugli habitat e sulle interazioni con altre specie. Dati fondamentali per comprendere l’ecologia delle piante e per la gestione sostenibile degli ecosistemi.
  • Possono essere consultati per studi sulla tassonomia, sulla morfologia delle piante, sulla chimica delle specie e molto altro. Inoltre, i dati contenuti negli erbari possono essere utilizzati in studi di evoluzione, genetica e botanica molecolare.
  • Possono essere utilizzati per insegnare l’importanza della conservazione ambientale, la diversità e i delicati equilibri ecologici.
  • Possono essere utili per valutare l’impatto delle minacce ambientali, come l’inquinamento, l’urbanizzazione e i cambiamenti climatici, sulle popolazioni di piante spontanee. Questi dati sono fondamentali per sviluppare strategie di conservazione efficaci.
  • Permettono di sviluppare una maggiore consapevolezza dell’ambiente, promuovendo un legame più profondo della natura.

LE CARATTERISTICHE

DELLE PIANTE SPONTANEE

IN AMBIENTE URBANO

Estrema resilienza

Le piante spontanee che prosperano in ambienti urbani dimostrano una straordinaria capacità di resistere a condizioni spesso sfidanti. Tale resilienza è il risultato di un insieme di adattamenti evolutivi che consentono a queste piante di sopravvivere e prosperare , sfidando fattori grazie a diversi adattamenti fisiologici e anatomici.

Tolleranza all’inquinamento

Le piante spontanee sviluppano adattamenti fisiologici per tollerare alte concentrazioni di inquinanti come biossido di azoto,  zolfo e metalli pesanti così comuni negli ambienti urbani. Possono depurare l’aria, contribuendo a migliorare la qualità dell’ambiente.

Efficienza nell’uso dell’acqua

Molte di queste piante hanno adattamenti anatomici, come foglie di piccole dimensioni o epidermide cerosa, che riducono la perdita di acqua attraverso la traspirazione, consentendo loro di sopravvivere in ambienti con limitate risorse idriche.

Tolleranza ai suoli degradati

Le piante spontanee sviluppano radici robuste e profonde che permettono di accedere ad acqua e nutrienti anche nei suoli degradati e compatti delle città.

Cicli di vita brevi

Molte piante spontanee hanno cicli di vita rapidi e producono numerosi semi in breve tempo. Una strategia consente di adattarsi velocemente alle variazioni dell’ambiente e di proliferare in tempi rapidi.

Efficiente dispersione dei semi

Le piante spontanee spesso sviluppano meccanismi efficaci di dispersione dei semi, sfruttando il vento, gli animali o l’adesione agli abiti umani, facilitando la colonizzazione di nuove aree e la diversificazione delle popolazioni.

Tolleranza alle disturbances antropiche

Molte piante spontanee dimostrano una notevole tolleranza al disturbo causato dalle attività umane, come la potatura, la pavimentazione e altre interferenze connesse con lo sviluppo urbano, rigenerandosi rapidamente dopo aver subito dei danni.

EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE

Gli erbari rappresentano una preziosa risorsa, poiché permette a chi abita in città di acquisire le prime conoscenze sulle specie locali spontanee, sui loro cicli di vita e sulle interazioni con l’ambiente circostante. Un apprendimento che promuove la sensibilizzazione e il coinvolgimento attivo nella conservazione e nello studio della natura urbana, e azioni di cittadinanza responsabile e consapevole.

Fornire una base solida di conoscenze e rispetto verso la natura urbana è fondamentale per garantire la sostenibilità delle città e il benessere delle future generazioni.

Sensibilizzare su ecologia e biodiversità urbana

L’educazione inerente alle piante spontanee introduce gli studenti all’ecologia urbana, mostrando loro che la natura non è confinata solo ai parchi o alle riserve naturali, ma è un elemento intrinseco anche dell’ambiente urbano.

Comprendere l’adattabilità delle piante spontanee

Studiare le piante spontanee permette agli studenti di comprendere come queste specie si sono adattate alle condizioni urbane, sviluppando meccanismi di tolleranza e sopravvivenza unici. Tale resilienza evidenzia la capacità della natura di adattarsi anche in ambienti sfidanti.

Educazione ambientale attiva e coinvolgente

Coinvolgere gli studenti nella raccolta di dati e nella creazione di erbari sulle piante spontanee li rende attivamente partecipi della conservazione e documentazione della flora urbana. Questa partecipazione attiva alimenta un senso di responsabilità e connessione con l’ambiente in cui vivono.

Promuovere pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente

L’educazione sulle piante spontanee può portare a un cambiamento nei confronti dell’ambiente urbano. Gli studenti istruiti sull’importanza della natura urbana sono più inclini a praticare comportamenti sostenibili, come il rispetto delle piante, la raccolta differenziata, la riduzione dell’inquinamento e l’uso responsabile delle risorse naturali.

Integrazione curricolare e multidisciplinare

L’educazione sulle piante spontanee può essere integrata in vari settori curriculari, come biologia, ecologia, scienze ambientali, arte, letteratura e geografia. Tale integrazione offre una visione olistica e multidisciplinare delle interazioni tra l’uomo e la natura.

Preservare la cultura e le tradizioni locali

Nelle comunità, spesso esiste una cultura radicata legata alle piante spontanee. L’educazione su queste piante permette di preservare questa conoscenza tradizionale e rafforzare il legame tra le nuove generazioni e la storia del proprio territorio.

Implementare il valore sociale

La creazione e la diffusione di erbari urbani possono contribuire a rinsaldare il legame tra la comunità e l’ambiente circostante. Coinvolgere i cittadini e le scuole nella raccolta di dati e informazioni sulle piante spontanee può generare un forte senso di appartenenza e responsabilità nei confronti della natura urbana. Inoltre, l’organizzazione di eventi pubblici, come escursioni botaniche o workshop sull’identificazione delle piante, promuove l’interazione sociale e favorisce la condivisione di conoscenze tra le persone.

CREARE ERBARI CON MATERIALI DI SCARTO

La creazione di erbari è anche un’attività creativa. E utilizzare carta o cartone riciclati, recuperati da scatole e imballaggi, non solo riduce il consumo di risorse e promuove la riutilizzazione di materiali di scarto, ma nello stesso tempo stimola la creatività e l’ingegnosità nell’organizzazione e nella presentazione delle piante nell’erbario. In questo modo, durante i nostri laboratori, si integrano i principi di sostenibilità e responsabilità ambientale per incoraggiare gli studenti a riciclare il più possibile nella loro vita quotidiana. L’educazione su queste pratiche è fondamentale per incoraggiare comportamenti sostenibili per futuri cittadini responsabili nei confronti dell’ambiente.

Le diverse fasi della realizzazione dei nostri erbari prevedono:

  • La ricerca e la raccolta dei supporti di scarto, solitamente scatole di carta o cartone vuote e provenienti da confezioni alimentari, elettroniche o di altro tipo, assicurandosi che siano pulite e prive di contaminanti.
  • La preparazione della carta o del cartone in fogli/tavole delle dimensioni desiderate. Si possono creare pagine uniformi o di dimensioni diverse a seconda delle preferenze.
  • La scelta e la raccolta delle piante mentre si perlustra con attenzione alla ricerca delle piante più interessanti, di cui prelevare una parte (un fiore o una foglia) oppure tutta la pianta incluse le radici. Indagare le principali caratteristiche oltre al nome comune e al nome latino.
  • Fissaggio delle piante al cartone o alla carta, con fori o incisioni per inserire steli, foglie e altri componenti, oppure si possono utilizzare spilli o nastro carta.
  • Etichettare le piante in modo accurato e scrivere le informazioni principali: il nome scientifico, il nome comune, la data di raccolta e il luogo di provenienza.

 

CONTATTACI

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Linaria Vicolo dell’Atleta, 6 

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LINARIA

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00153 Roma

 

CONTATTI

Michela Pasquali 

+39 349 5816433

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