LUOGO: Via Rina de Liguoro, 60 -Roma

DATA: 14/16 giugno 2016

CLIENTE:  Scuola dell’Infanzia Giardino Magico

PROGETTO: Linaria, Cristina Sciarrone

ORGANIZZAZIONE LOGISTICA: Elisa Forte, RomAltruista

EQUIPE LINARIA: Michela Pasquali e Cristina Sciarrone

CAPOSQUADRA TECNICI: Samantha Ceccobelli, Silvia Selvaggio, Fabio Ferrari

 

Con 34 volontari di American Express e il supporto organizzativo di RomaAltruista, Linaria regala a una scuola della periferia di Roma Nord un Parco Scuola del Traffico / Gioco dell’Oca, un progetto didattico e ricreativo per ribadire che la strada è un bene di tutti e che i bambini possono essere educati e responsabilizzati alle prime regole di cittadinanza.

Un nuovo intervento nelle scuole per Linaria, originale ricerca della duplice finalità, didattica e ricreativa, per appassionare al tema dell’educazione stradale bambini così piccoli. Il progetto prevede infatti la realizzazione di un Parco Scuola del Traffico & Gioco dell’Oca attrezzato con un piccolo percorso ciclabile e con un breve tracciato stradale corredato da tutti gli elementi di segnaletica ai quali è affidato anche il compito di dettare le regole di un gioco dell’oca all’aperto. Ogni segnale stradale rappresenta una regola del gioco: ad esempio passaggio a livello = resta fermo un turno, semaforo rosso = fermo due turni, verde = vai avanti di una casella e così via…

Un rettangolo di asfalto “silenzioso” e anonimo è diventato superficie espressiva, dispositivo “parlante” e interattivo. La realizzazione (richiesta dalle maestre della scuola) di una pista per tricicli è stata pretesto per realizzare uno spazio ludico/educativo a tema, in cui un gioco dell’oca “stradale” permette ai bambini di imparare le prime regole del codice della strada.

Un lavoro di mediazione tra esigenze, desideri, budget ridotto al minimo e capacità creative dei volontari “operai per un giorno” ha permesso di trasformare lo spazio attraverso l’utilizzo di forme e linguaggi contemporanei. La pista per i tricicli è un tracciato multifunzionale, capace di stimolare la fantasia degli utilizzatori mediante disegni a terra che permettono di collegare i segnali stradali (le caselle di un gioco dell’oca a scala umana) agli spazi di un’ipotetica città in miniatura.

L’intervento, quasi esclusivamente un trattamento di suolo, ha sfruttato la presenza di un elemento potenzialmente utile ma privo di caratterizzazione (la superficie di asfalto) per rivoluzionare completamente l’uso precedente dello spazio e le relazioni immateriali che su di esso possono avere luogo. È un primo passo per un processo più ampio, un laboratorio in continuo divenire dagli esiti imprevedibili.