Curata e diretta da Gabriele Mina, la collana ospita il racconto di utopie e avventure, capaci non solo di incuriosire per la loro singolarità, ma capaci soprattutto di offrire prospettive diverse per una lettura critica del paesaggio culturale.

«Paesaggi babelici» si dedica a itinerari irregolari sul territorio. Saggi di piccolo formato, con fotografie a colori, a imitare un microcosmo. Non piccola invece l’ambizione: leggere un paesaggio partendo da espressioni eccentriche e personaggi incontrati al margine della strada, un’antropologia alternativa fatta di autocostruzioni, orti abusivi, strane architetture, esploratori curiosi, nuovi abitanti…

Gabriele Mina è insegnante e ricercatore in antropologia. Si è occupato dei rituali del tarantismo, della rappresentazione di corpi differenti e di spazi marginali. Ha curato, fra gli altri, i saggi Elephant Man. L’eroe della diversità: dal freak-show al cinema di Lynch (Le Mani 2010) e Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia (elèuthera 2011).

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I LIBRI DELLA COLLANA

 

a cura di Francesco Careri

STALKER/SAVORENGO KER
dal campo nomadi alla casa di tutti

pagine: 50
formato: cm 12×16
fotografie a colori
ISBN 978-88-907017-4-0
data di pubblicazione: gennaio 2015
costo: €5,00

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Savorengo Ker: «la casa di tutti», in lingua Romanés. Una casa immaginata insieme agli abitanti di Casilino 900, storico campo nomadi romani oggi sfollato: un progetto sperimentale di architettura e costruzione partecipata condiviso da Stalker Osservatorio Nomade, le comunità Rom del campo, il  Dipartimento di Studi Urbani dell’Università di Roma TRE. Diverrà rapidamente un «caso» sociopolitico, fino al dicembre 2008, quando un rogo cancella la casa di legno. La storia di questa utopia, di questo paziente scambio di parole e identità, viene racconta da uno dei protagonisti, Francesco Careri.

Francesco Careri è architetto e ricercatore presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre. Dal 1995 è membro fondatore di Stalker/Osservatorio Nomade. Attualmente lavora con LAC Laboratorio Arti Civiche e indaga le strategie multiculturali e inclusive dell’abitare a Roma. Fra le sue pubblicazioni: Constant. New Babylon, una città nomade (Testo & Immagine 2001) e Walkscapes. Camminare come pratica estetica (Gustavo Gili 2002, Einaudi 2006).

C’era una volta Savorengo Kerproduzioni Irida e In Iride Sfoggio 2009, 55′
Film di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis

Guarda C’era una volta Savorengo Ker su YouTube o Vimeo.

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Pier Paolo Zampieri

ZONACAMMARATA
Maregrosso, Messina: paesaggi retroattivi, processi sociali
pagine: 68
formato: cm 12×16
fotografie a colori
ISBN 978-88-907017-5-7
data di pubblicazione: maggio 2014
costo: €7,00

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Quartiere di Maregrosso, il «sogno del mare» tradito di Messina, fra baracche e resti industriali. Qui un muratore babelico, Giovanni Cammarata (1914-2002) aveva trasformato la sua misera abitazione in un castello colorato, colmo di decorazioni e sculture. Le ruspe, anni fa, hanno risparmiato solo la facciata: tutto intorno oggi c’è il grande parcheggio di un supermercato. Di tale vicenda eccezionale il saggio propone uno sguardo urbano, capace di cogliere le relazioni e i legami con la storia sociale e il processo di ricostruzione di una città azzerata nel 1908 dal grande terremoto. Intorno alla casa si muovono nuovi passi e nuove idee, dentro una Messina in trasformazione. Paesaggi retroattivi.

Pier Paolo Zampieri è ricercatore in sociologia urbana e analisi del territorio. Si è occupato di marginalità urbana, produzione simbolica, outsider art e immaginario mediatico. Membro fondatore di Zonacammarata, ha curato, fra gli altri, il saggio Il Quotidiano totale. Dall’apartheid dei nonluoghi a quello dell’immaginario. Barboni e supereroi (Robin 2010).

Guarda il Booktrailer di ZonaCammarata

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Giada Carraro

LA CASA DELLE GIRANDOLE 
L’arte cinetica di un poeta astronomo veneziano

pagine: 50
formato: cm 12×16
fotografie a colori
ISBN 978-88-907017-6-4
data di pubblicazione: maggio 2014
costo: €5,00

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Venezia. La storia della Casa delle Girandole è depositata nella memoria di quanti ebbero la fortuna d’incontrarla passando per Campo Castelforte. Donato Zangrossi (1905- 1990), astronomo-operaio, per circa un trentennio ricreò sulla facciata della propria casa il firmamento. Grazie a incredibili girandole di varie forme e colori, prodotte con legno di risulta, portò tra la gente quel sapere profondo che soltanto lui riusciva a carpire al cielo stellato. Della casa restano solo pochi ricordi (lettere, vecchi articoli, memorie) che hanno permesso di ricostruirne la vicenda e di recuperare alcune delle sue «macchine per il vento». Pubblicato in collaborazione il Museo della Bora (Trieste).

Giada Carraro è ricercatrice in storia dell’arte. Si è occupata di fototerapia curando alcuni contributi per la rivista «Nuove Arti Terapie», successivamente si è dedicata all’arte irregolare e alle architetture fantastiche, concentrandosi sull’area veneta. È impegnata nel Progetto Grande Guerra presso la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza.

Guarda il Booktrailer di La casa delle girandole

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a cura di Gabriele Mina

MOSCHINI DA TUSCANIA 
scultore contadino

pagine: 50
formato: cm 12×16
fotografie a colori
ISBN 978-88-907017-3-3
data di pubblicazione: dicembre 2013
costo: €7,50

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Tuscania e il viterbese: un territorio da attraversare con i sensi stupiti di fronte a un paesaggio non ancora devastato, al richiamo degli uccelli, a una memoria etrusca presente in ogni anfratto. Qui per decenni un contadino, Pietro Moschini (1923-2011), scolpì e raccontò le sue creature: infiniti personaggi, teste, animali in legno e in pietra. Oggi la sua singolare «casa-museo» a Tuscania (creata «dal basso» e inaugurata nella primavera del 2013) si candida come centro di un itinerario irregolare nella Tuscia, fra siti sorprendenti e anziani cantori di storie. Ad accompagnarci un amico di Pietro: Mario Ciccioli, artista ambientale che porta suoni e figure nel paesaggio.

Gabriele Mina è insegnante e ricercatore in antropologia. Si è occupato dei rituali del tarantismo, della rappresentazione di corpi differenti e di spazi marginali. Ha curato, fra gli altri, i saggi Elephant Man. L’eroe della diversità: dal freak-show al cinema di Lynch (Le Mani 2010) e Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia (elèuthera 2011).

ANTEPRIMA DEL LIBRO

 

IN USCITA

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Michela Pozzi

SENTIMENTO DELLO SPAZIO
geografia affettiva dei luoghi

pagine: 50
formato: cm 12×16
fotografie a colori
data di pubblicazione: giugno 2015
costo: €5,00

Sentimento dello spazio indaga il rapporto fra luoghi fisici e dimensione interiore: gli affetti, le sensazioni, i ricordi… La città in cui viviamo, la casa che abitiamo, il giardino o il rifugio personale dentro la natura: luoghi con cui creiamo un legame affettivo persistente, dove si producono e si radunano memorie e dove si maturano un senso di appartenenza e identità. «Abitare», «costruire», «essere»: vivere un luogo e personalizzarlo – anche attraverso la pratica artistica – stabilisce con quello spazio un riconoscibile legame, ricco di significati.

Michela Pozzi è artista e «contemplatrice dei luoghi»; vive e lavora fra San Marino e Urbino, espone dal 2003. La sua ricerca – espressa con fotografie, video, installazioni – si fonda sulle relazioni sentimentali ed esistenziali che muovono intorno allo spazio. Lavora sui temi del confine, dell’intreccio, della casa, del rituale. Il suo blog è Sentimento dello spazio.

 

Nicola Di Croce

PAESAGGI SONORI
dall’ascolto al progetto

pagine: 50
formato: cm 12×16
fotografie in b/n
data di pubblicazione: ottobre 2015
costo: €5,00

 

Esplorare lo spazio attraverso il suono: una ricerca sui legami fra marginalità e ascolto, una metodologia che vede nella registrazione ambientale (field recording) uno strumento vivo di rappresentazione e indagine sul territorio, per far emergere strategie di sviluppo locale. Verso una «ecologia acustica» in cui possa svilupparsi il germe progettuale, attraverso la consapevolezza data dall’ascolto.

Nicola Di Croce è musicista, architetto e dottorando presso lo IUAV di Venezia (Pianificazione Territoriale e Politiche Pubbliche). È membro e curatore del collettivo Archivio Italiano Paesaggi Sonori (AIPS).

Fabrizio Bellomo

L’ISOLA CHE NON C’È

Bari, quartiere San Cataldo

pagine: 50

formato: cm 12×16
fotografie a colori
data di pubblicazione: luglio 2015
costo: €5,00

 

San Cataldo è un piccolo quartiere della città di Bari, dominato da un faro. È un’isola esotica con palazzoni di cemento che sovrastano le vecchie case di tufo, circondata dai capannoni delle industrie abbandonate, animata da favolosi venditori ambulanti di birre e carne alla brace. A inizio novecento dal faro Guglielmo Marconi telegrafava con il Montenegro, oggi di qui partono i traghetti per la Grecia e l’Albania… Una geografia personale in sella a una vespa, muovendo intorno a un’isola-castello di lamiere, il «cantiere» di Simone, artista robivecchi, e Rocco Ciliberti, il padre inventore. Un quartiere che diventa modello in scala per parlare di epocali mutamenti sociali e territoriali.

Fabrizio Bellomo è artista, curatore e regista. Porta avanti la sua ricerca in modo ibrido e multidisciplinare. Suoi lavori audiovisivi, fotografici e installativi sono stati esposti in Italia e all’estero in mostre personali e collettive, attraverso progetti pubblici e festival cinematografici. Fra gli ultimi progetti: il film L’Albero di Trasmissione e il volume Le persone sono più vere se rappresentate, Postmedia books, Milano 2014.